Camere di commercio troppo distanti dalle imprese. In un momento di emergenza servono strategie omogenee da nord a sud

28 Maggio 2021
28 Maggio 2021 TNI

Firenze, 28 maggio – Esistono casi virtuosi, come quello della Camera di commercio di Bari, “che – sottolinea Rino Buonpensiero, coordinatore Tni Italia della regione Puglia – ha stanziato 10 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese sotto forma di contributi a fondo perduto”. Ci sono invece altri casi, come la Camera di commercio di Genova, che ha distribuito soldi della Regione a imprese chiuse da dieci o venti anni solo per il fatto che se l’impresa non fa la comunicazione all’ente, l’attività non viene chiusa. Altre Camere di commercio, ad esempio, fanno bandi per finanziare la presenza delle imprese alle fiere e ad eventi fieristici, in un momento in cui queste manifestazioni sono vietate e ripartiranno solo dal 15 giugno. “La Camera di commercio di Torino – fa presente Alessandro Lavilla, direttore provinciale Tni Italia – non ha fatto niente di specifico per il nostro settore. L’unica cosa ottenuta a livello regionale è un fondo perduto che risale a maggio 2020”.

“Un sistema disomogeneo, che dimostra tutto il distacco di questi enti dal territorio e in particolare da quelle imprese che le sostengono con i contributi che versano annualmente. Una situazione inaccettabile, considerando che i presidenti delle Camere sono comunque imprenditori, commercianti o artigiani. Per questo – afferma Cristina Tagliamento, segretario nazionale di Tni Italia – lanciamo loro un appello perché, in un momento di emergenza come quello che stiamo ancora vivendo dal punto di vista economico, tornino ad investire le risorse disponibili sulle imprese di commercio, industria e artigianato che oggi si trovano in estrema difficoltà”. “Siamo disposti a sederci al tavolo – conclude – per trovare una soluzione che sia valida per tutta l’Italia. Oggi, infatti, non è tempo di scontri, ma di soluzioni e trovarle e dare un segnale di unità, anche nei confronti delle partite Iva, è un dovere di tutti soggetti coinvolti”.

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