Cos'è TNI Italia, Tutela Nazionale Imprese.

0000

Associati nel 2020.

00

Manifestazioni da inizio lockdown.

000000

Attività a rischio chiusura

Siamo nati da poco, ma abbiamo
già fatto tanto.

TNI Italia – Tutela Nazionale Imprese, fondata dall’associazione Ristoratori Toscana, rappresenta circa 40mila imprese del mondo Horeca, da nord a Sud dell’Italia. L’associazione è nata spontaneamente a marzo 2020, durante il primo lockdown, per chiedere, prima dell’emanazione del decreto Cura Italia, la chiusura di tutti i ristoranti e le tutele per le perdite che questa avrebbe procurato.

In questi mesi TNI ha promosso una ventina di manifestazioni. Ecco una sintesi, non esaustiva, di tutto quello che abbiamo fatto in questi, difficilissimi, mesi.

Dal flash mob virtuale ‘Siamo nati per assumere e non per licenziare‘ per dare voce a tutti i dipendenti alla manifestazione del 28 aprile organizzata a livello nazionale: tutti i locali per una sera hanno acceso le luci e alzato le saracinesche per protesta. Il giorno dopo gli imprenditori hanno consegnato le chiavi delle proprie attività, circa 1.500, al sindaco di Firenze Nardella e contemporaneamente ai sindaci di tutte le province toscane e in tutta Italia grazie alla chat creata dal nostro fondatore Pasquale Naccari. Il flash mob ha portato anche ad un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, al quale l’associazione ha presentato per prima le richieste di un fondo perduto e di tutti gli aiuti rivelatisi necessari per la sopravvivenza delle aziende nei mesi del lockdown, e a tanto altro negli ulteriori due incontri avuti con il ministro Patuanelli e il suo staff.

A maggio 2020, intonando l’Inno nazionale italiano, i ristoratori hanno marciato da piazza Duomo (Firenze) a piazza della Signoria mentre a luglio, sempre nel capoluogo toscano, sono scesi di nuovo in piazza, questa volta con tassisti, ambulanti, guide turistiche e commercianti, al grido di ‘Difendi il tuo lavoro‘. Maggio è anche il mese in cui è iniziata la battaglia dell’associazione contro i buoni pasto.
Una delegazione ha incontrato l’amministratore di Sei Toscana, società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in una parte della Toscana e ottenuto un abbattimento del costo della Tari.

Ad agosto sono iniziati gli incontri con la ministra Bellanova, che hanno portato alla definizione del bonus filiera. Agosto è stato un mese che ha segnato profondamente l’associazione, con la morte del collega che si è tolto la vita. Proprio per lui il 31 agosto si sono ritrovati in presidio sotto il palazzo della Regione Toscana.

Durante l’estate due i presidi che TNI Italia ha organizzato a Roma per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla situazione degli imprenditori e dei lavoratori del mondo Horeca. Ha presentato, inoltre, la proposta di un emendamento per il blocco delle licenze di somministrazione fino a tutto il 2022, proposta purtroppo bocciata. Nel settembre 2020 una delegazione ha incontrato di nuovo la ministra Bellanova. Un incontro proficuo che ha fatto ottenere alla categoria il bonus filiera.

Nel novembre 2020, TNI ha ideato e organizzato l’iniziativa “Camminata degli inessenziali”: un centinaio di ristoratori, insieme a Ncc, artisti, fotografi, lavoratori e imprenditori del settore delle lavanderie, si sono dati appuntamento sul Ponte Vecchio, sono quindi partiti, a piedi, alla volta di Roma per portare le istanze delle categorie considerate appunto “inessenziali”, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il presidente Pasquale Naccari è stato ricevuto, con la promessa da parte del premier di analizzare con attenzione le richieste e verificarne la fattibilità. L’incontro è durato più di due ore.

E’ del 13 dicembre 2020 la manifestazione davanti alla Regione Toscana con il sit in – e l’incontro con il governatore Eugenio Giani e l’assessore allo sviluppo economico, Leonardo Marras – che ci ha portato ad ottenere il bonus Regione da 2.500 euro, finanziato con 19 milioni di euro, per tutte le categorie della somministrazione e al settore del divertimento.
Il 23 dicembre TNI è di nuovo a Roma per lanciare un appello all’unione di tutte le categorie colpite dalla pandemia e chiedere di nuovo indennizzi, non ristori, per gli operatori del mondo Horeca.

Tanti i risultati ottenuti nel corso del 2020 anche a livello locale, come la riduzione della Tari e la collaborazione con il comune di Siena per un fondo perduto da 1500 euro ai ristoranti fuori dal centro.

Il 2 gennaio Ristoratori Toscana e TNI hanno promosso la battaglia contro le multinazionali del food delivery, culminata il 6 gennaio con una giornata di sciopero.

Il 15 gennaio 2021 Ristoratori Toscana e TNI – Tutela Nazionale Imprese hanno promosso l’iniziativa #ioaprosoloinsicurezza con un flash mob che si è svolto in tutta Italia. Hanno aderito al sit in circa 8mila imprese, con riaperture serali “simulate” nei locali. Accese luci e musica, titolari e dipendenti hanno cenato insieme, a distanza di sicurezza e seguendo tutti i protocolli, per chiedere le aperture serali dei ristoranti nelle zone gialle, a dimostrazione che laddove ci sia sicurezza a pranzo possa esserci anche a cena. Prima del flash mob, l’associazione, rappresentata da TNI, ha inviato una lettera via pec a tutti i prefetti delle province italiane, per chiedere loro, in quanto rappresentanti del governo sul territorio, “di fornire i dati che individuano i pubblici esercizi come luoghi di contagio e sulle cui basi sono state imposte le chiusure”.

Il 22 gennaio 2021 è partita un’altra pec alla presidenza del Consiglio, al ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, al ministro alla Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per chiedere la riapertura immediata dei locali in zona gialla non solo a pranzo, ma anche la sera.

I dati ci sono: secondo una recente ricerca della Public Health England, i ristoranti sono tra i luoghi più sicuri, meno rischiosi di supermercati e scuole. A tale ricerca è stata aggiunta e portata in evidenza inoltre, una nuova indagine pubblicata da un pool di scienziati in Lombardia che mostrava lo scarso impatto dei pubblici esercizi nella creazione di focolai: Solo lo 0,8% nei locali.

E questo è solo una parte di tutto quello che abbiamo fatto, ed è solo l’inizio! Siamo convinti che uniti possiamo farcela: riconquisteremo la nostra dignità, quella dei nostri dipendenti e fornitori e di tutta la filiera.

UNITI CE LA FAREMO

CONTATTA TNI ITALIA

Non esitare a contattarci per richiedere
maggiori informazioni o porci le tue domande. Ti risponderemo quanto prima.