“Hanno già chiuso 700 attività. Con la Ztl estiva arriverà la mazzata definitiva. O il sindaco ci incontrerà a breve o lunedì andremo in consiglio comunale”.

15 Giugno 2021
15 Giugno 2021 TNI

Firenze, 15 giugno 2021 – “Giustamente Palazzo Vecchio si preoccupa dei grandi store che stanno abbandonando il centro, come Zara e Disney, ma chi pensa alle centinaia di lavoratori della somministrazione? Sono in forte sofferenza da un anno e mezzo. Per lo stato di crisi in cui versa il settore, molti imprenditori stanno dirottando verso altri ambiti lavorativi. Ormai la situazione è al limite: chiediamo un incontro urgente al sindaco Nardella, altrimenti una delegazione sarà costretta a presentarsi lunedì al consiglio comunale”. A lanciare l’ultimatum è Raffaele Madeo, vicepresidente Tni-Tutela Nazionale Imprese.

“Dopo che a Firenze hanno chiuso 700 imprese nel settore della ristorazione – spiega Madeo, – si continua con questa inutile Ztl, cui siamo totalmente contrari. Si chiude nuovamente il centro e si spostano le persone fuori, in pochi concentrati punti di aggregazione. Per questo lancio un appello a tutti i partiti, ai comitati e alle associazioni di categoria: dobbiamo essere uniti. Da parte nostra, abbiamo già pronto un progetto alternativo alla chiusura. Una città moderna deve trovare soluzioni condivise per aprire contemperando le varie esigenze”.

“La Ztl estiva non ha senso ed è dannosa – accusa Veronica Polimeni, coordinatrice fiorentina di Tni -. In questo modo si fanno morire migliaia di imprese del cuore di Firenze, a tutto vantaggio di spazi estive che assomigliano a ‘praterie’, dove si pensa solo a mangiare e dove la cultura è al grande assente”. “I lungarni – prosegue Polimeni, – sono ormai zona franca: migliaia di ragazzi ogni sera si assembrano senza controllo. Cosa fa invece il Comune? Continua a penalizzare il centro con controlli giornalieri alle attività, molte delle quali non hanno ancora la possibilità di un dehors”. “Non parliamo poi dei ristori – conclude amaramente Madeo -. Quelli promessi da Draghi per il 2021 non sono mai arrivati”.

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