Madeo (TNI Italia – FederTerziario): “Tavolini e dehors, serve una legge nazionale. I Comuni procedono con troppa discrezionalità”

6 Aprile 2022
6 Aprile 2022 TNI

Firenze, 6 aprile 2022 – Tra rincari di materie prime ed energia e restrizioni, le imprese della ristorazione e della ricettività, stima TNI Italia – FederTerziario, devono ancora recuperare il 40% del fatturato per tornare ai livelli pre Covid. Molti contano sulla bella stagione per far quadrare i conti, ma tanti non ci riusciranno.

«Dipende da cosa ha deciso il singolo Comune rispetto ai tavolini all’aperto: se ha concesso la proroga, per quanto, se il suolo pubblico si paga, se si paga con sconto o è gratuito, se sono applicate delle limitazioni sulle dimensioni e sull’utilizzo dei plateatici, e così via. Da nord a sud Italia – afferma il presidente di TNI Italia – FederTerziario, Raffaele Madeo – si procede in ordine sparso: Comune che vai, usanza che trovi».

Qualche esempio? Suolo pubblico gratuito fino al 30 giugno a Pisa, a Firenze invece si paga (con sconto del 20%) e il nuovo piano dei tavolini all’aperto deliberato dal Comune prevede una serie di restrizioni, tra cui l’installazione di una ringhiera in metallo per delimitare lo spazio.

In Liguria si procede in ordine sparso, con Genova che ha deliberato la proroga (con suolo pubblico gratuito) fino al 31 dicembre, ma non il comune di Rapallo.

Bologna il sindaco ha ridotto la grandezza dei dehors a soli 10 metri quadrati.

Torino e Milano concessa la proroga per tre mesi, ma si torna a pagare. Si paga anche a Mantova per il suolo pubblico di plateatici extralarge di bar e ristoranti, senza sconto, ma con possibilità di rateizzare.

Roma i tavolini in regola con il codice della strada possono restare fino a giugno, ma versando il suolo pubblico al Comune.

A Bari tavolini solo nelle aree periferiche.

«Tutte le attività del settore hanno necessità di essere sostenute, indipendentemente da dove si trovino. Invece alcuni bar e ristoranti continueranno a non pagare il suolo pubblico, altri sì, altri ancora usufruiranno di uno sconto, e così via. Non dimentichiamo, inoltre, che sono stati abbandonati completamente i migliaia di locali che non hanno spazi esterni e che dunque anche nel 2022 restano tagliati fuori dalle agevolazioni», sottolinea il presidente di TNI Italia – FederTerziario.
«Per questo chiediamo al Governo di introdurre un provvedimento in tema di tavolini all’aperto e dehors che sia uguale in tutta Italia e, allo stesso tempo, una regolamentazione nazionale uniforme sullo sconto Tari, prevedendo degli sgravi compensativi anche per le attività che non hanno usufruito del sostegno del suolo pubblico».

, ,